IL RITORNO A SETTEMBRE

Lo ha reso noto Amanda Ferrario dirigente scolastico nel Comitato di esperti per la riapertura delle scuole voluto dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina

di Andrea Gagliardi

«Soprattutto nelle scuole di primo ciclo non vogliamo sacrificare il tempo scuola, non vogliamo che si torni a settembre con una didattica a distanza o una didattica mista, i bambini della scuola dell’infanzia, elementare e media devono poter essere in un contesto di socialità». Lo ha detto Amanda Ferrario dirigente scolastico nel Comitato di esperti per la riapertura delle scuole voluto dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Task force: alle superiori anche didattica a distanza
Diverso l’orientamento per la scuola superiore dove i ragazzi «sono più grandi e quindi la possibilità di intervallare un tempo scuola in presenza e un tempo a scuola a distanza è possibile». Quindi per le superiori «la didattica a distanza ci sarà ancora, quanto meno nella prima parte dell’anno nella quale le misure di distanziamento in ambienti che sono antichi o piccoli non si prestano a poter ospitare tutti gli studenti con il distanziamento fisico».

Fino a medie didattica in presenza
Tornando alle scuole medie, Ferrario ha aggiunto che «la parte sanitaria non compete al nostro comitato ma a quello tecnico scientifico, sono loro che ci devono dire con esattezza quale sarà la distanza che andrà mantenuta, chi dovrà mettere le mascherine e per quanto tempo dovrà tenerle e come si dovrà mangiare a mensa». «Noi – ha spiegato – ci stiamo muovendo su altro. Ridefinire l’unità oraria che non deve essere necessariamente di 60 minuti, in modo tale da poter garantire il tempo scuola a tutti gli studenti. Farli entrare in maniera scaglionata durante l’arco della giornata e non tutti alle otto, utilizzare per le lezioni non soltanto le aule ma anche parchi e giardini, gli oratori messi in sicurezza con le necessarie precauzioni, le strutture dei comuni. Le scuole possono fare accordi per progetti con gli enti locali al fine di integrare la didattica: più musica più sport più cinema e teatro e più arte».

A scuola con la mascherina
Sul fronte mascherine, già si sa che saranno obbligatorie per commissari, presidenti, personale ATA e studenti impegnati negli esami di Stato dal 15 giugno. Ma a settembre sarà ancora necessario utilizzarle per le normali attività didattiche? Il comitato tecnico scientifico ha pronto il rapporto con le nuove regole sanitarie per la riapertura della scuola a settembre. Dovrebbe essere presentato martedì 26 maggio. La mascherina sarà obbligatoria sopra i sei anni. Gli studenti potranno toglierla solo per le interrogazioni. I metri saranno a un metro l’uno dall’altro e gli ingressi in classe in orari scaglionati.

Azzolina: il concorso sarà fatto dopo l’estate
Intanto è stato chiuso l’accordo nella maggioranza sul decreto scuola dopo il vertice di Palazzo Chigi convocato dal premier Giuseppe Conte. Resta la prova selettiva in entrata per l’assunzione di 32mila insegnanti. Si terrà dopo l’estate e sarà in forma scritta, con consegna di un elaborato, senza quiz a risposta chiusa. «Il concorso verrà fatto dopo l’estate, aggiorneremo le graduatorie provinciali, i precari che vinceranno il concorso potranno essere assunti con retrogradazione della data; ci sarà una prova scritta che garantirà il merito» ha confermato in serata la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina al telegiornale de La7.