Azzolina: “4 i livelli dei giudizi”, eccoli. Ascani: “Grande risposta in periodo difficile” [VIDEO]
Presentate, nel corso di un incontro online, l’Ordinanza e le Linee Guida per l’introduzione del giudizio descrittivo nella valutazione periodica e finale nella scuola primaria.
Sono intervenuti la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, la vice ministra Anna Ascani, il capo dipartimento del Ministero, Max Bruschi, la coordinatrice del gruppo di lavoro, Elisabetta Nigris
Il resoconto del webinar
Ecco i giudizi descrittivi al posto dei voti numerici nella valutazione intermedia e finale della scuola primaria. Secondo quanto previsto dalle nuove disposizioni, il giudizio descrittivo di ogni studente sarà riportato nel documento di valutazione e sarà riferito a quattro differenti livelli di apprendimento:
Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.
I livelli di apprendimento saranno riferiti agli esiti raggiunti da ogni alunno in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina.
Nell’elaborare il giudizio descrittivo si terrà conto del percorso fatto e della sua evoluzione.
La valutazione degli alunni con disabilità certificata sarà correlata agli obiettivi individuati nel Piano educativo individualizzato (PEI), mentre la valutazione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento terrà conto del Piano didattico personalizzato (PDP).
Lucia Azzolina
L’introduzione del giudizio descrittivo nella valutazione periodica e finale nella scuola primaria è ” una svolta concreta nelle attività di valutazione dei bambini, un passo decisivo che si inserisce all’interno di un percorso più complesso di cambiamento e di innovazione che questo Ministero sta provando ad
innescare nella scuola a 360 gradi e che stiamo portando avanti con grande entusiasmo perché crediamo fermamente che la scuola, a maggior ragione ai tempi del coronavirus, sia una scuola che senta la necessità di cambiare, di mutare, di rigenerarsi, di rinnovarsi, di andare un po’ più veloce e di essere sempre al passo con i tempi”.
È chiaro ha evidenziato la Ministra che “è una novità importante e deve essere sostenuta con misure di accompagnamento per le scuole: azioni di formazione che puntino a valorizzare la cultura della valutazione e garantire una maggiore chiarezza per studenti e famiglie sugli esiti del percorso scolastico. Più le famiglie saranno formate e coinvolte e più daranno una mano alla scuola nell’affiancamento dei figli sull’apprendimento”.
Il giudizio descrittivo al posto dei voti in decimi, ha spiegato ancora Azzolina, è “una valutazione più completa e più vicina alle specificità di ogni alunno, a maggior ragione dei bambini più piccoli. L’ottica è percorrere il percorso di apprendimento immaginandolo come un cammino, nel quale si può riadattare e rimodulare l’insegnamento in base ai bisogni educativi specifici degli alunni e degli stili di apprendimento, modificando le attività didattiche se necessario in funzione di ciò che si vuole sia potenziato”.
E ancora: “Attribuiamo così più valore alla progressiva acquisizione delle conoscenze e delle competenze, sostenendo e valorizzando la motivazione al continuo miglioramento. Il giudizio descrittivo aiuta, non ha la freddezza del voto numerico: diventa un tassello fondamentale anche nell’attività del corpo docente, si configura come uno strumento insostituibile di costruzione di strategie didattiche nel processo di insegnamento e di apprendimento”.
“Oggi – ha concluso – costruiamo un nuovo capitolo: stiamo ridisegnando un percorso che metta al centro gli studenti, li renda protagonisti attivi di un processo di formazione e crescita, attori dell’apprendimento e lo possiamo fare attraverso gli altri due tronconi fondamentali, insegnanti e famiglie, tra i quali è fondamentale un’alleanza educativa”
Anna Ascani
“Questa ordinanza ministeriale segna un punto di svolta importante auspicato dalla gran parte della comunità scolastica e che sarebbe stato impensabile senza il lavoro fatto in Parlamento. Stiamo procedendo nella direzione di un ripensamento delle modalità con cui si valutano gli studenti, soprattutto i bambini e le bambine”.
“C’è la necessità di descrivere in maniera congrua il percorso di una bambina e un bambino, che non può essere riassunto da un voto”, ha aggiunto Ascani sottolineando come, soprattutto in questo periodo, “ilmondo della scuola ha dato prova di una straordinaria capacità essere a servizio società. La scuola deve mettere a frutto quello che abbiamo imparato in questa fase in termini di innovazione didattica e questa ordinanza è uno strumento che può aiutarci ad andare nella giusta direzione”.
La valutazione nella scuola primaria:
i giudizi descrittivi nella valutazione periodica e finale
Fonte: Orizzontescuola