I provvedimenti emanati dal Governo per semplificare una situazione che sta creando parecchi disagi alle famiglie. Alunni vaccinati sempre in presenza, per gli altri la didattica a distanza si riduce a cinque giorni

REGGIO EMILIA – Semplificare, andare incontro alle esigenze delle famiglie che trovano le attuali norme troppo complicate, incentivare la vaccinazione: questi gli obiettivi con i quali il Governo ha disposto i nuovi provvedimenti sulla gestione delle quarantene nelle scuole. Si attende ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ma, secondo quanto annunciato, da lunedì il decreto entrerà in vigore sostituendo quello precedente, emanato all’inizio di gennaio. Allora l’intento era stato quello di tutelare la didattica in presenza, ne è nata invece una gran confusione: regole diverse per i diversi ordini di scuole e poi comunicazioni che arrivano dagli istituti e che non vanno di pari passo con i provvedimenti sanitari dell’azienda sanitaria. “Abbiamo tre bambini, di 5, 4 e 1 anno – ci scrive, esasperata, una coppia -, mai che dal primo gennaio siano stati a scuola tutti e tre”.

Ma vediamo quali sono le novità che scatteranno dal 7 febbraio.
Negli asili le attività proseguono in presenza qualora si manifestino fino a quattro casi di positività, dal quinto i bambini a casa per cinque giorni.

Passiamo alle elementari: fino a quattro casi positivi si va a scuola ma con l’obbligo di indossare la mascherina FFp2 per dieci giorni; dal quinto caso possono proseguire le lezioni in presenza solo gli alunni che hanno completato il ciclo vaccinale primario da meno di 120 giorni, o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno ricevuto la dose di richiamo. Gli altri vanno in dad per cinque giorni.

Infine le scuole medie e superiori. Anche in questo caso entra in gioco lo stato vaccinale: con due o più casi di positività gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da meno di 4 mesi, o che sono guariti da meno di 4 mesi e che hanno ricevuto il richiamo possono continuare ad andare a scuola, per tutti gli altri c’è la Dad per cinque giorni.

Manuela Catellani