Martedì 21 marzo al via ordinanza del sindaco, sanzioni da 25 a 500 euro

Da martedì prossimo a Modena accendersi una sigaretta all’aperto in alcuni luoghi pubblici potrebbe costare caro. Anche in città infatti presto sarà operativa l’ordinanza che stabilisce lo stop alle sigarette, anche elettroniche, nelle aree gioco per bambini all’interno dei parchi e dei giardini pubblici, oltre che nelle aree adiacenti i servizi all’infanzia come nidi e centri gioco, ma anche in quelle vicine agli ingressi degli uffici pubblici, delle scuole, delle università, alle fermate del trasporto pubblico locale e nei cimiteri.

L’ordinanza anti fumo a Modena

La novità, già operativa in alcune altre città italiane, è stata introdotta attraverso un’ordinanza firmata dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli come richiesto dall’ordine del giorno votato all’unanimità dal consiglio comunale, all’inizio dello scorso anno. Il divieto sarà ben visibile sui cartelli che dovranno essere posizionati all’ingresso delle aree interessate e per chi viola il divieto è prevista una sanzione da 25 a 500 euro. Il provvedimento – sottolinea il comune di Modena – è legato all’esigenza della tutela della salute dei non fumatori con particolare attenzione ai bambini e ai giovani e riguarda luoghi dove è più facile che le persone si ritrovino in gruppo, costrette a subire il fumo passivo, come ad esempio può essere l’attesa dei bambini al di fuori delle scuole o appunto le giostre dei parchi pubblici».

In altre città è già stato introdotto

Come detto già altre città hanno ridotto le aree dove è possibile fumare. Per fare un esempio a Milano l’ordinanza è in vigore da novembre 2020 e l’amministrazione ha previsto di estendere il divieto di fumare all’aperto a tutte le aree pubbliche nel 2025, candidandosi quindi a diventare la prima città smoke free in Italia. A diciotto anni di distanza dalla legge Sirchia, che nel 2005 stabilì il divieto di fumo al chiuso, nei luoghi di lavoro e nelle strutture del settore dell’ospitalità, segnando un cambiamento epocale per il paese, ora arrivano nuovi provvedimenti, anche se in questo caso non dettati da una legge nazionale. L’obiettivo rimane sempre quello di tutelare la salute dei non fumatori.

Il divieto non è nazionale

Il divieto di fumo in locali pubblici all’aperto infatti non esiste a livello nazionale, nonostante le proposte di legge stiano andando in quella direzione. Esistono però molte amministrazioni comunali che tramite ordinanze puntano ad ottenere lo stesso risultato. Dal comune promettono che l’avvio del divieto verrà accompagnato da un’attività di sensibilizzazione e informazione, da parte degli operatori della Polizia locale, rispetto a quanto previsto dall’ordinanza.