Molte famiglie italiane preferiscono iscrivere i propri figli altrove: è il fenomeno del «white flight», la segregazione scolastica. «Ma i nostri istituti non sono di serie B»

Non amano essere chiamate scuole di periferia. Lo sono di fatto, ma preferiscono la definizione di «scuole di frontiera» o ancora meglio di «scuole internazionali».

A Torino sono tante, ma è difficile contarle. Collocate da nord a sud, si riconoscono per l’alta percentuale di alunni di origine straniera e più in generale per il contesto di «povertà educativa». Asili, elementari e medie che le famiglie italiane preferiscono evitare, iscrivendo i figli altrove.

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di Chiara Sandrucci